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Neutralità climatica aziendale

 

Come misurare la neutralità climatica delle aziende: rischi e opportunità

Il raggiungimento della neutralità climatica per le aziende, il cosiddetto net zero, sta diventando sempre più importante. I rischi legati a una produzione inquinante e ad alte emissioni di anidride carbonica, stanno superando quelli insiti nella trasformazione in produzione a basso impatto e ispirata all'economia circolare. Non si tratta solo di rischi ambientali e sociali, ma anche di penalizzazioni a livello economico. Il Financial Stability Board ha creato la Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) per misurare concretamente il risultato delle azioni di decarbonizzazione sulla salute finanziaria delle organizzazioni.

Le raccomandazioni del TCFD hanno costituito la base per il report di Covestro 2021 e dimostrano i risultati raggiunti grazie alla decisione di ridurre l'impatto climatico e di diventare completamente circolari. Scelte che l'attualità rende sempre più urgenti per aumentare la resilienza delle aziende, diminuire la dipendenza dalle fonti fossili, ridurre i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Il report tocca quattro punti fondamentali: governance, strategia, gestione del rischio, metriche e obiettivi.

 

Cambiare l'industria chimica in senso sostenibile: la governance

I cambiamenti sono resi possibili se il management è allineato sulla strategia aziendale e abbraccia i valori legati ai cambiamenti climatici, ai suoi rischi e alle sue opportunità. In Covestro tutte le Business Entity sono coinvolte per supportare le linee strategiche e attuare la piena sostenibilità. Si sono istituiti organi di governance specifici per i temi ESG.

Nell'agosto del 2021 è stato creato dal Consiglio di Sorveglianza un Comitato di Sostenibilità. Composto da membri del Consiglio di Sorveglianza e rappresentanti degli azionisti e dei dipendenti, il Comitato per la Sostenibilità fornisce consulenza agli organi di gestione aziendale su temi di governo societario sostenibile e sulle attività dell'azienda in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG). Compito del Comitato è di accompagnare e monitorare le strategie, gli obiettivi e le iniziative del Consiglio di Amministrazione, in tutti gli aspetti delle attività aziendali legati alla sostenibilità e al clima e formula raccomandazioni in merito.

Poiché la sostenibilità e le questioni legate al clima sono elementi centrali della strategia aziendale e con un impatto crescente sulle attività commerciali, per incentivare l'attuazione degli impegni, si è scelto di allineare il sistema premiante del board e dei dipendenti anche al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e del net zero.

 

Strategia net zero: monitorare i rischi e cogliere le opportunità

Una buona strategia ambientale valuta con accuratezza gli impatti effettivi e potenziali dei rischi legati al cambiamento climatico ma sa anche cogliere le opportunità per le attività e fornire informazioni per migliorare la strategia e la pianificazione finanziaria delle organizzazioni.

 

I rischi della transizione ecologica per le aziende

Gli aspetti legati alla logistica, alla presenza di sanzioni sulle emissioni di carbonio, o alle nuove esigenze dei mercati, delimitano aree di rischio per le aziende che si trovano a fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico.

La ETS (Emission Trading Scheme) dell'Unione Europea sanziona pesantemente le industrie ad alto impatto energetico che non rispettano le quote di carbonio assegnato. E se queste operano in un mercato globale, può costituire un costo aggiuntivo sul prodotto finale che fa perdere di competitività. Abbassare le quote, attraverso certificazioni che attestano le riduzioni delle emissioni è una strategia ridurre i costi e riallinearsi ai prezzi della produzione di altri paesi.

I cambiamenti climatici possono determinare forti rallentamenti sul piano della logistica. Molte rotte commerciali lungo le quali viaggiano materie e prodotti subiscono interruzioni di natura ambientale. È il caso delle movimentazioni delle merci attraverso il fiume Reno che ha visto l'abbassamento del livello dell'acqua per una siccità anomala e il conseguente fermo del traffico navale. Questa via è utilizzata da Covestro per i suoi stabilimenti in Germania e sul fiume viaggia gran parte della produzione diretta verso le rotte mondiali e gli approvvigionamenti di materia prima. Approntare piani alternativi per il trasporto è diventato essenziale per non fermare le attività commerciali e produttive.

Non ultimo, va considerato il modificarsi delle abitudini dei consumatori e le loro scelte che aspirano a prodotti sostenibili e rispettosi del clima. La domanda delle aziende si sta rivolgendo verso materiali innovativi e riciclabili. Non tener conto di questa tendenza significa diventare sempre più marginali e irrilevanti. Ma grazie alla continua innovazione e in quanto produttore di polimeri high tech, Covestro si posiziona come leader nel settore della plastica e diventa promotore di un cambiamento radicale dell'industria chimica.

 

Le opportunità della trasformazione sostenibile

Investire in sostenibilità sta già mostrando la sua validità, anticipando risultati e premiando le scelte eco-sostenibili. Aumentano costantemente i settori che investono per rispondere al cambio di paradigma delle richieste di clienti e consumatori.

La crisi energetica impone un aumento di soluzioni a basso consumo e a basso impatto. Nel campo dell’edilizia, il segmento degli isolanti è cresciuto in modo esponenziale per rendere più efficienti e meno energivori case ed edifici. La richiesta di pannelli e materiali isolanti è aumentata in modo considerevole.

Il costo del petrolio e gli incentivi europei, spingono il mercato dei veicoli elettrici, e le batterie di nuova generazione sono diventati un complemento indispensabile degli impianti fotovoltaici. In questo settore i tecnopolimeri per le celle delle batterie al litio stanno facendo la differenza.

Tra le opportunità devono essere annoverate anche le partnership e le collaborazioni con gli enti di ricerca e le università. La cooperazione con questi partner spinge la visione della sostenibilità e dell'economia circolare ancora più lontano nella ricerca di materie prime alternative e di fonti rinnovabili come l'idrogeno; e si dà vita allo sviluppo di tecnologie innovative di riciclo o di vita dei prodotti.

Misurare le emissioni. Gli standard di Greenhouse Gas Protocol

Fin dal momento della sua fondazione nel 2015, Covestro ha lavorato per migliorare l'impatto ambientale. Un orizzonte importante nel campo della produzione di materie plastiche che è tra le attività industriali più energivore e inquinanti. Eppure la visione di raggiungere la completa circolarità e la transizione verso il net zero si sta concretizzando in modo più rapido di quanto progettato. Già nel 2021 è stato raggiunto in anticipo ciò che era stato preventivato per il 2025 riducendo le emissioni specifiche di gas serra del 54%.

Per misurare l'effettiva realizzazione degli obiettivi, si fa riferimento a un protocollo universalmente accettato, il GHG Protocol. Secondo questo standard, le emissioni sono classificate in dirette ed indirette e separate in tre ambiti differenti (Scope):

  • Scope 1 - emissioni dirette generate dall’azienda
  • Scope 2 - emissioni indirette generate dall’energia acquistata e consumata dall'azienda
  • Scope 3 - comprende tutte le emissioni indirette generate dalla catena del valore dell’azienda (trasporti, materie prime indirette, vendita).

Covestro ha stabilito di raggiungere il net zero per Scope 1 e Scope 2 entro il 2035. La commercializzazione dei primi prodotti climaticamente neutri: MDI e policarbonato, traccia una strada innovativa per arrivare a produrre materiali polimerici e i loro precursori da materie prime alternative e fonti di energia rinnovabile.

Nel concreto, sulla base delle emissioni di gas serra di 5,6 milioni di tonnellate nel 2020, Covestro intende ridurre le emissioni per arrivare a un meno 60% (cioè 2,2 milioni di tonnellate) entro il 2030 attraverso azioni coordinate a livello di governance e una attenta gestione di rischi ed opportunità.

Nella ricerca di sostenibilità l'industria chimica può contare sulle attività di ricerca e l'investimento tecnologico. Tre sono i fronti su cui agire: ricerca di polimeri e i loro precursori sostenibili e da fonti rinnovabili, progetti di efficienza energetica dei processi produttivi, partnership con produttori di energie alternative.

"Siamo convinti che lo sviluppo di prodotti più sostenibili, circolari e climaticamente neutri aiuterà i nostri clienti in settori chiave come mobilità, edilizia, nutrizione e digitalizzazione, ad affrontare le sfide globali, contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e, infine, realizzare l'economia circolare e climaticamente neutra a cui tutti puntiamo. (Lynette Chung, Chief Sustainability Officer Covestro)"

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